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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

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SIAMO SERI, PER PIACERE! Sul serio pensavate che, ancora una volta, quel “grazie di chi si è ricordato di me oggi” mi sarebbe bastato? Andiamo, cazzo! Per me ringraziare tutti sui social così è come chiedere a Tiger Woods di giocare dentro ad uno sgabuzzino per le scope! (Nota per te stesso Francesco: a tal proposito, hai svuotato lo sgabuzzo dopo la festa dalle bottiglie di birra?) E quindi eccoci qui. Come l'anno scorso , per i ringraziamenti del vostro tempo che i più si fermano a siglare con quel riduttivo “grazie del vostro tempo” sui social cosi il giorno dopo, che a me suona veramente troppo sintetico ed asettico, come il più sentito “a te e famiglia” sfoggiato nelle "grandi occasioni". Scrivo appena il grosso della tormenta/festa/viaggio-inaspettato di questo weekend è passata, per lasciarmi scappare il meno possibile i ricordi di questi bellissimi giorni. Premessa dopo la premessa importante; C’è la vaghissima possibilità che, mentre scri

la forma della voce

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The “shape of voice” non è solo la storia di una bambina sorda che viene bullizzata dai suoi compagni di classe. Dare una forma ad una voce, ad un suono, per chi è in grado di sentire, è un dono forse troppo scontato che non si può capire. Come spiegare un colore a chi non può vedere. Ed in questi 130 minuti fra chi può sentire e non vuole ascoltare, e chi non può sentire ma, per i suoi problemi ascolta solo con il cuore, questa storia parla di intima unicità, di diversità, di meravigliosa originalità. Non spenderò una parola sul fatto che questo sia “solo” un cartone animato su netflix reperibile OVUNQUE (leggesi anime). A costo di sembrare ancora stronzo e dispotico; e voglio dire una cosa, della quale questo film mi è testimone. Alle volte non si tratta di girarsi dall’altra parte, semplicemente quando non si capisce qualcosa o qualcuno, ed a saperlo da sempre è Shoko, quella bambina da cui ho iniziato questa postata, quando un giorno piove inaspettatamente nelle vite d

Bad Religion - Age of unreason (la colonna sonora della tua vita #11)

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Potevi mancare dall’esprimerti sull’ultimo disco dei tuoi eroi-del-punk / migliore-band-punk-di-sempre / strafigherrimi Bad Religion, tua personale linea guida etico-morale dall’epoca in cui hai seriamente preso in considerazione le parole musica/punk-rock/hard-core?  Certo che no!  E giusto per, ti scusi per non essere stato ultimamente su questo trogolo abbandonando con quei due o tre che ti seguono. Eri occupato a pensare ad altre cose che ti stanno salvando. E considerando che anche questa band, qualche volta in vita tua, ti ha salvato dal tracollo-psico-fisico-due-punto-zero, trovi doveroso scrivere di questo “Age on unreason” visto che ed oltretutto, ti piace. Innegabile a questo punto ripensare a quell’imbarazzilione di dischi che la tua band preferita ha sfornato nella sua carriera.  Partire dagli albori di quello che oggi è IL sestetto punk dell’ultimo quarantennio (parere mio, ma anche no) significherebbe srotolare una matassa fatta di diverse line up,