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Visualizzazione dei post con l'etichetta Storie bellunesi

43 (&-the-winner-is-edition)

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Cara Anna, Ti stupirà sicuramente (nonchè imbarazzerà) il fatto che pubblicamente oggi io sia a scriverti in una lettera aperta in uno dei miei blog, ma non farti pigliare dal panico; non è la prima volta che lo faccio, e tu non sei la prima persona con cui lo faccio . E giusto per inciso, chi mi seguiva su queste pagine quando molto tempo fa ci scrivevo almeno una volta al giorno, potrebbe dirti che non è nemmeno la prima volta che scrivo i ringraziamenti per gli auguri con una bloggata a tutti i beoti che si sono presi la briga ed il tempo di mandarmi due righe in privato, chiamarmi o spedirmi la foto di qualche culo (ma sempre in privato). Questa volta però le cose sono state leggerissimamente diverse. Ma permettimi di fare un salto indietro, anzi due: - L'anno scorso, a quest'ora (mentre scrivo credo siano le quattro del mattino) avevo la casa invasa dagli amici che mi saccheggiavano il frigo, fumavano sigari bevendo white russian a secchiate addobbandomi con le lucine di

La mia rivincita - Gloria Vallata

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Stabiliamo subito una cosa, E non me ne si abbia a male per quello che sto per scrivere. L’autrice   di questo libro non è una scrittrice,   ma non ho potuto fare a meno di leggere con passione questo manoscritto, prima di tutto per la sua diretta genuinità. Quindi d'ora in poi parlerò direttamente a te, Gloria, in questa postata, e per svariati motivi; dritto, senza veli e senza paura, e penso tu possa capirmi con lo spirito giusto di una che ha trovato la forza e la gioia di sopravvivere nonostante tutto e tutti.

Il principe spettinato - Sergio Verzi

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Non vado alle presentazioni dei libri. Non fa parte di me. Ma per scrivere cosa penso di questo libro ho interrotto la lettura della biografia di Tony Hawk, lo skater . Chi mi segue da tempo sa quanto  skate  e  musica  vogliano dire per me. Ho conosciuto il Sergio qualche mese fa, dopo che apostrofandomi per strada, da perfetto sconosciuto, mi ha fatto notare che siamo vicini di casa. Tipo strano. Ma torniamo alla presentazione. Sergio arriva in ritardo. Poi entra, si siede fra le file degli ascoltatori, poi si riassenta alla ricerca disperata di qualcosa. Un presentatore, secondo me non all’altezza (leggesi: ma lo hai letto quel cazzo di libro prima di parlarne di fronte alla trentina di persone accorsa quella sera?), inizia ad intrattenere il pubblico con aneddoti sul Bellunese senza un’orizzonte generale nel capire del come si ricollegherà al manoscritto che sta per presentare. La verità? È che nessuno vorrebbe parlare di un libro di Sergio. Nemmeno S