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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Evergreen notturno protonico scritto come se avessi sei anni.

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Da bambino ero a casa del Matteo, dove non si mangiava mai a pasto. C’eravamo io, il Matteo ed una dispensa che quando la aprivi sembrava un portale interdimensionale da dove cadevano scatole ammassate di girelle motta, macine del mulino, cioccorì e caramelle Rossana. Strana dieta, a casa del Matteo.

Juno (gli scelti da voi)

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Benvenuti ad un’altra parentesi difficile della mia esistenza. Prego siorre e siorri, pagate il biglietto, per le prenotazioni sull’internet a questa puntata di “mettere le pedate nel culo quando la vita va così bene” arrivate venti minuti prima per la conferma, grazie. Non tutti sanno che, più di qualche anno fa ci sarebbe stata la possibilità che diventassi papà ben prima di quelli che erano i miei programmi (Leggesi: non avevo programmi in merito).  In quegli anni (era il 2001) era tutto così distante dal volere un figlio che non avevo mai riflettuto sul cosa sarebbe stato trovarmici. E le premesse che faccio abbattendo ogni forma di ipocrisia, furono che nella mia frequentazione del tempo non c’erano nemmeno i presupposti per pensare ad una cosa del genere. Lo ammetto. Non ero pronto ad avere un figlio. Non che poi uno sia veramente pronto, anche quando lo cerca. Ma sicuramente in quello scenario non so che avrei combinato e cosa sarebbe successo davvero. E questo re

Una vacanza inaspettata

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Avevo nove anni, quando, una mattina di aprile, la nostra maestra ci mandò a casa dieci minuti dopo il suono della campanella. In quei dieci minuti, ci raccontò velocemente che, da qualche parte, in Europa, era esplosa una centrale nucleare e che, le nostre vite, anche se minimamente, potevano essere in pericolo; parlava di aria ed acqua inquinate, e che le generazioni future avrebbero potuto, in qualche maniera, risentirne. 

Galeotto fu Cannarsi

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Ennesimo segno dei tempi che cambiano, ennesimo cambiamento nel modo di pensare da parte (ed agire) dei big player della TV on demand. Avevamo (io e nanerottolo ormai dodicenne) accolto con gioia e gaudio l'arrivo di Neon Genesis Evangelion su Netflix. Grande la gioia nel non dover tirare giù dai miei scaffali impolverati i divudì e i raggioblù ogni qual volta avessi voluto riguardarmi una delle più belle serie degli ultimi, chessò, vent'anni? Si, almeno vent'anni.