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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

The Dirt

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Che vita, Gente! Arrivo in ritardo di 24 ore circa a scrivere di questo ingombrante film sulle promesse e le scadenze che mi ero dato all'inizio del weekend appena passato, in cui questo “the Dirt” sfondava i teleschermi di mezzo mondo, come qualcosa che proprio non si poteva ignorare, perché troppo. Un troppo che si basta da solo; decisamente non ci sono altri aggettivi da affiancarci.

Povero George

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Questa storia del cominciare a leggere mi ha fagocitato in maniera orrenda, e così, oltre alla posologia dello sciroppo per quella tosse per cui dovrò smettere di fumare, ho iniziato a leggere di tutto. Anche i cartelli stradali. E statisticamente guido meglio, incredibile! Ma fra un fumetto di Batman che riscopro gloriosamente impolverato, ed un libro di poesie , passando per biografie di personaggi famosi, reincappo, a qualche giorno dalla festa del papà, in quella pila polverosa di libri di mio padre, quei tre volumi di cui lui, appunto, mi leggeva qualcosina prima di andare a dormire. Strano tipo mio padre. A 5 anni mi leggeva la bibbia. E per me che lo guardavo ammirato nella teatralità di quelle sere, mi pareva di assistere al più bel racconto fantasy di sempre (fino a che poi, un giorno, ho scoperto il signore degli anelli). Poi a 8 anni, mio padre ha capito che, se mi piaceva il fantasy, forse ci eravamo mancati nel capirci. Ed un giorno, rovistano su di uno scaffale,

Sò ragazzi, cresceranno! (stranger trailers che non ti aspettavi)

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Giochi sporco, giochi strano, giochi in casa. Ma lo ha fatto anche Netflix, ancora una volta. Perché non puoi iniziare il trailer di questo “stranger things 3” e con quella “home sweet home”, proprio quella del documentario sugli stessi moltey Crue che esce fra qualche giorno. Non si può pensare ad un fan service che esce dalla serie e rimanda ad un’altra produzione della stessa tv on demand. È una vigliaccata. Una enorme, bellissima vigliaccata. Che riempie gli occhi di lacrime a tutti gli over 35. Ma almeno, ma serio! Ma soprattutto che, visto dal punto di vista del marketing, getta un concetto che esce dal fan service del film per consacrare concettualmente il fan service per Netlfix stessa. Un'altro piccolo passo per netflix, un'altro grande passo per l'umanità, che rinrgrazia. E poi quella scena della scala mobile? Anche il George Romero di "zombi" ringrazia: E visto che ci siamo anche io ringrazio, perché credo che, all’indomani de

festa del papà tecnoratica 2.0 notturno

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I più mi direbbero che sto educando male mio figlio. Forse qualcuno ha ragione, ma non tutti. Perché se ieri,  in una scena di questo nuovissimo  “love, death & robots”  vedendo  il pollice alzato nella carcassa di un robot lui  ha visto la citazione di quel t-800 in quel “Terminator 2 - judgement day", capisco che il suo immaginifico generale, il suo retaggio, il mondo di cui ama innamorarsi di quel nostro "fazzoletto di terra comune" e di cui vuole acculturarsi leggendo, guardando, giocando è mille spanne sopra alla media dei suoi coetanei. 

Neve - Maxence Fermine

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Neve è una storia tanto bella quanto straziante.  Neve è un sogno, narrazione di un amore impossibile da raggiungere che attraversa le generazioni, che lascia chi legge sempre più senza parole pagina, dopo pagina, dopo pagina.  Neve è il nome dell’ennesima donna bellissima ed irraggiungibile che qui prescinde da ogni concetto terreno di amore, perché lei è l’amore. L’amore per quel suo essere oltre a tutto e a tutti, mentre tutti la guardano volteggiare sopra la fune sulla quale ama camminare silenziosa e leggiadra come la più bella nevicata invernale da guardare in silenzio con gli occhi di un bambino, provando quel brivido che le serve a sentirsi viva, così unica e speciale oltre a quel suo essere irraggiungibilmente bella. Leggere queste centosette pagine è una meravigliosa alchimia in cui ogni parola è pesata e messa nel suo posto, portando questo libro a diventare un poetico crescendo di personaggi, le cui esistenze si incrociano come in una bellissima magia pe

Candidato a sorpresa

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ATTENZIONE! questa recensione contiene cunilingus, fellatio, feci (beh, quelle no, ma faceva figo scriverlo), scandalo e sesso in cambio di favori politici. E' fatta apposta per turbare ed offendere le menti ottenebrate che si sentiranno chiamate in causa (cosa che non volevo fare) ingiustamente, perchè, il film di cui parlerò, è imperniato su queste tematiche. A tutti gli altri, buona lettura. Tutto questo per dire che, parlare di politica ad un qualsiasi livello è, praticamente sempre, mettere il culo in una pedata grande così. Per cui non sono qui a parlare di politica, sperando che chiunque possa sentirsi offeso qua questa recensione (politico e non) sia abbastanza intelligente da capire che ormai nel cinema, parlare di uno scenario politico come quello di questo “candidato a sorpresa” sia, fondamentalmente, satira (E come ci ricorda il buon Luttazzi, la satira fa un po’ quel cazzo che le pare).  Quello a cui ho ripensato, riscavando nei recessi polverosi della mia me

Another Trejo's night

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Le urla sguaiate in un disco portato a degli eccessi e dal limite della disperazione non piacciono a chi “ascolta” solo musica senza farsi troppe domande sul cosa viene detto. La dura realtà fa troppo poco mainstream, a quanto pare. Ma in fondo lo capisco; i problemi di ognuno di noi sono uno specchio troppo difficile attraverso cui guardarsi? Per i più si, Ma non per tutti. Soprattutto lì, in quella palla di fango che si colloca fra Venezia e Mestre, da dove vengono questi Danny Trejo, e da dove, (ricordiamolo per l’ennesima volta, ed orgogliosamente) vengo anche io. E comunque, a chi non capisce la maggior parte della sfera che, dirò bonariamente, rientra nell'alternativo, avrà sempre bisogno di canzonette confortanti o mapazzoni che spiegano l'amore, e l’industria discografica avrà sempre bisogno di nuova carne da cannone per vendere tracce audio in un’epoca in cui, il digital delivery sta ammazzando i gruppi sui vari stores on-line. Scenario già di per se’pessimis