Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Una storia da raccontare - parte seconda

Immagine
A che punto ero restato nell'altra storia da raccontare? All' EP con il Ponte degli Alpini di Belluno in copertina ? Si, ero fermo li. Era una storia ferma a tredici lunghissimi anni fa. In cui sono cambiato, ma non ho mai mollato. In cui ho deciso di mollare alcuni ed alcuni hanno mollato me. Ma io con me stesso no. Mai. Vorrei solo che tutti vedessero la mia faccia oggi, però. Vorrei provassero quello che sto provando oggi, che questo album “quasi” completo ha visto, finalmente, la luce.  Cosa rappresenta questo momento per noi, Ishwara? Credo si tratti di qualcosa che era restato in sospeso. E ci è sempre restato lì, sul groppone, come una scimmia rumorosissima in casacca che sbatte dei piatti mentre passa la parata, a ricordarci che non si lascia mai un disco in sospeso, come la vita. E da oggi, al di là del dopo, se ci sarà, abbiamo fatto pace con la scimmia. Un lungo percorso in cui, forse, avevamo perso le speranze. Ma bisognava farlo. Come un film a budget

Cara Netflix

Immagine
  Cara Netflix, Oggi faccio una cosa che non pensavo avrei mai fatto a quarantuno anni. 

Ricordi sporchi, ricordi belli

Immagine
Recentemente qualcuno mi ha detto che tratto argomenti talmente specifici in queste pagine e che, per questo, rischio di sembrare troppo snob. Personalmente sono sempre aperto (fin dove possibile) al dialogo, ed una considerazione come questa non può che farmi riflettere. Poi, sui socccccial irrompe come un tuono potentissimo questo trailer.  E' ufficiale: Netflix racconterà una delle storie del rock più incredibile di sempre. Quella Dei Motley Crue.

Questione di prospettiva

Immagine
La spaventosa crescita di mio figlio non smette di stupirmi. In questi ultimi mesi l’evoluzione del Federico-pensiero si sta gradualmente spostando dal semplice chiedermi cosa ne penso di questo e quello, ad aprire verticalmente gli argomenti, fornendo all’orizzontalità di quello che facciamo o che proviamo insieme a livello temporale degli spunti di ragionamento che sfiorano la premonizione delle idee che vengono in mente a me. Posto che, non credo ci voglia un granché a mettersi a livello della mia capacità intellettiva, colgo in questa premessa lo slanciarmi, ancora una volta, verso il mondo che si para davanti alle generazioni future. E vedere questo “big mouth” è l’ennesima conferma che, a pensare come la media dei genitori (per cui ho rispetto, sia chiaro) io stia, ancora una volta, sbagliando. Il fattore generazionale che porta Netflix a parlare di sesso un una serie animata a cavallo fra l’adulto e il politicamente scorretto, mi fa ripensare a quando I “Simpson” i

Umbrella Academy

Immagine
Se tre scimmie sotto LSD si trovassero a parlare di marketing televisivo in questi giorni, L’ovvio trend di cosa proporre al volgo dell’LCD sarebbe ovvio. Super eroi, calcio, Maria De Filippi. Ma dietro a questa premessa che sembra a cavallo fra una barzelletta e una triste constatazione su ciò che piace alla gente oggi e che (in alcuni casi) va ancora per la maggiore, ahimè, c’è una triste realtà. Sembrano pensarla anche così sul pianeta Netflix, che forte di questa linea guida fondamentale ci propone questo “Umbrella academy” E vi prego, cara pugna di valorosi che continua a fare presenza su queste pagine; non abbiate dubbio alcuno sul fatto che continuano a capitare su queste pagine. Non stiamo a discutere sulla reale validità della tv on demand oggi. Si tratterà pur sempre di un servizio a pagamento, ma vista la qualità dell’offerta (e le squallide alternative) i servizi reperibili online vincono. A mani basse. E netflix domina. punto e basta. Ma torniamo sui binari tentand

Tony Hawk: professione skater

Immagine
Ho sempre pensato che gli anni ottanta fossero stati stati l'apice dello skate mondiale negli Stati Uniti. Del resto basterebbe pensarci per un secondo. Mi sono sempre sbagliato, ed è presto spiegato: alla fine degli anni sessanta, infatti, i primi pionieri di questa passione (NO, mi rifiuto di chiamarlo sport, perché non è uno sport) causa delle scarse mareggiate , lasciavano le tavole da surf per provare le rotelle. Il fatto che in vent’anni, come si legge in questo libro (che si, in quanto uomo di tavola mi ha preso in maniera orrenda) lo skate sia stato sottodimensionato, ghettizzato ed emarginato, oltre ad esulare dalla s u a idilliaca crescita di questa moda negli anni ottanta, si spiega facile. E dopo queste quattrocentotrenta pagine in fondo, non ne sono nemmeno stupito. Appunto perché questo non è uno sport, nè, spero, lo sarà mai, è stato visto dalla società perbenista emmerigana come una macchia, una devianza giovanile da isolare, punire e condannare. Va

American Sniper

Immagine
Quando Andrea fece il militare era più o meno il ’93, forse prima. Lo ricordo distintamente perché io andavo ancora a scuola. In quell’anno persi l’abitudine di vestire quei pantaloni mimetici, quelli che stavano tanto bene con il mio chiodo di pelle. Già da un pezzo io suonavo nei ”Freakazoids!”, il mio primo vero gruppo grazie al quale cominciai a credere nella musica che poi mi avrebbe dato sostentamento fino ad oggi, ritmando ogni singolo passo della mia esistenza.

Batman - Veleno

Immagine
Iniziamo nella più tradizionale delle maniere, tanto per cambiare. Era una notte buia e tempestosa, in quel di Belluno. E non spiegherò chi è Batman, come non spiegherei chi è spiderman, se dovessi parlare dell’uomo rogna. Lo considero il mio personalissimo e presuntuosissimo test di entrata per chi legge questo blog.

You (il meglio di netflix secondo te #9)

Immagine
Non ti capitava di restare così attaccato ad una serie dai tempi di quell’ ” Atypical ” o dell' “ American vandal ”, che hai adorato alla follia nella consapevolezza che, fra una scena altamente introspettiva ed una di inconsapevole comicità, serie come queste ce ne sarebbero state poche da quando le avresti viste. Basta mainstream, basta vie battute, sempre che non si consideri Netflix LA VIA BATTUTA. Questo automaticamente non implica che tutto, sotto al tetto di “mamma N on demand” sia allo stesso livello. Siamo seri, del resto, ci sono cose che statisticamente piacciono di più e altre meno. È una casistica umana che segue ed accomuna i gusti, le preferenze e quel bisogno di essere soddisfatti, psicologicamente remunerati a fine puntata ed al tempo ansiosi di vedere come continua. E da questo il fatto che non tutto quello che si vede è per tutti. Ed “You”, oltre a non essere per tutti, passa pure in sordina. Sarei curioso innanzi tutto di sapere quanti

Il principe spettinato - Sergio Verzi

Immagine
Non vado alle presentazioni dei libri. Non fa parte di me. Ma per scrivere cosa penso di questo libro ho interrotto la lettura della biografia di Tony Hawk, lo skater . Chi mi segue da tempo sa quanto  skate  e  musica  vogliano dire per me. Ho conosciuto il Sergio qualche mese fa, dopo che apostrofandomi per strada, da perfetto sconosciuto, mi ha fatto notare che siamo vicini di casa. Tipo strano. Ma torniamo alla presentazione. Sergio arriva in ritardo. Poi entra, si siede fra le file degli ascoltatori, poi si riassenta alla ricerca disperata di qualcosa. Un presentatore, secondo me non all’altezza (leggesi: ma lo hai letto quel cazzo di libro prima di parlarne di fronte alla trentina di persone accorsa quella sera?), inizia ad intrattenere il pubblico con aneddoti sul Bellunese senza un’orizzonte generale nel capire del come si ricollegherà al manoscritto che sta per presentare. La verità? È che nessuno vorrebbe parlare di un libro di Sergio. Nemmeno S