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Westworld chronicles: terza puntata

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   Una bambina che ammazzava il padre. Una di quelle notizie che nel telegiornale della sera non desterebbero quasi più attenzione se ascoltate semidistrattamente. Ma questo era quella l’unica cosa che mi veniva in mente. Una ragazzina di 16 anni che, a sangue freddo (in realtà il sangue degli androidi a Westworld è di un paio di gradi più alto del nostro perchè serve anche da sistema di raffreddamento per cui la definizione è sbagliata) piantava una palla in corpo al proprio papà. La memoria tornò a mia moglie Anne, e a nostra figlia Veronica. Nessuno dovrebbe vedere una scena del genere quando ha famiglia. E’ come quando, dopo aver avuto un figlio, non riesci più a vedere certe cose.

Westworld chronicles: seconda puntata

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Ah, alla fine ci sono tornato, dove mio padre aveva stuprato ed ammazzato la tipa. 10 anni dopo. Mi sono regalato questo viaggio perchè per finta o per davvero a vedere certe cose resti un po’segnato. E poi me lo aveva detto anche lo psicologo che poteva farmi bene affrontare le mie paure. ed anche se non era una paura quella di tornare li, affrontare il toro prendendolo per le corna sicuramente mi avrebbe giovato. Lo ha capito mio padre quell’estate quando siamo tornati. Io pensavo ancora a Mary Joe. Ma con un fare disinteressato. Anche perché quel bacio era restato li. Del resto avevo appena ammazzato i rapinatori che avevano decimato la sua famiglia.

Westworld chronicles: prima puntata

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Avevo 16 anni quando mio padre mi portò in quel posto. Avevo 16 anni quando lo vidi stuprare una donna. Non che il fatto in se’ mi abbia toccato più di tanto (beh, lo credevo fino a che non ha finito, quel giorno). Ne’, francamente, vederla picchiare dopo a sangue fino a morire dalle botte. In quegli anni, in quel posto, cose del genere erano all’ordine del giorno. Uccidere, stuprare, rubare, cagare dove e quando capitava.