Juno (gli scelti da voi)




Benvenuti ad un’altra parentesi difficile della mia esistenza. Prego siorre e siorri, pagate il biglietto, per le prenotazioni sull’internet a questa puntata di “mettere le pedate nel culo quando la vita va così bene” arrivate venti minuti prima per la conferma, grazie.

Non tutti sanno che, più di qualche anno fa ci sarebbe stata la possibilità che diventassi papà ben prima di quelli che erano i miei programmi (Leggesi: non avevo programmi in merito). 

In quegli anni (era il 2001) era tutto così distante dal volere un figlio che non avevo mai riflettuto sul cosa sarebbe stato trovarmici. E le premesse che faccio abbattendo ogni forma di ipocrisia, furono che nella mia frequentazione del tempo non c’erano nemmeno i presupposti per pensare ad una cosa del genere. Lo ammetto. Non ero pronto ad avere un figlio. Non che poi uno sia veramente pronto, anche quando lo cerca. Ma sicuramente in quello scenario non so che avrei combinato e cosa sarebbe successo davvero. E questo resterà nel limbo di quei “whatelse?” pronunciati da George Clooney dopo aver gustato il suo buon nespresso. 

Ricordo solo una settimana molto difficile in cui la mia compagna mi tempestava di telefonate (abitavamo molto lontani) inondandomi di domande sul cosa avremo potuto fare. La verità? Non la sapevo nemmeno io. Alla fine comunque, capimmo che il dubbio non aveva fondamento, e la cosa si risolse così. Ma non fu facile.


Devo inconsciamente ammettere  di aver rimandato la visione di questo film fin troppo a lungo, forse per la paura di rivivere quei giorni. E dopo essere incappato l'altra sera uscendo da netflix per una breve escursione nella "TV dei normali" in una puntata di "16 anni incinta" ho capito che, a fronte di chi fa dei reality (cosa su cui ho francamente dei dubbi) una loro così rischiosa maniera di affrontare i problemi, era ora di mettere sù il mio raggio blu di questo "Juno" preso ad una svendita di film due o tre eoni fa.

La prima cosa cui ho ripensato, capita la trama e quant'altro, è stata a quel brivido quando ho scoperto che sarei diventato papà, e non solo la volta che questo mi stava succedendo in maniera non programmata. Non mi si fraintenda; la seconda volta che mi accadde noi volevamo un figlio. Ma il momento in cui realizzi quello che succederà è bello forte. Capisci che qualsiasi cosa succederà la tua vita cambia da lì in poi. E se il figlio lo vuoi, tutto ok.

Ma se, come Juno, la protagonista (interpretata dalla bellissima Ellen Page) hai 16 anni?


Immagino che debba essere molto difficile. Lo era per me a ventitrè, ma immagino ben più pressanti le preoccupazioni in chi il bambino lo sentirà crescrere dentro di sé e vivrà la sua coraggiosa gravidanza da sola, e questo mi porta a pensare a tutti quelli che il figlio, magari, non lo vogliono, come succederà al suo compagno.

Quello di Juno sarà un cammino difficile fra mille dubbi, sensi di colpa verso tutto, ma soprattutto verso se' stessa, così giovane ed inesperta; ancora una volta ci troveremo di fronte lo sguardo di chi dovrà crescere in fretta con gli occhi di chi avrà vissuto troppe cose, in un presente così difficile.

Ad impersonare la teenager una bellissima e pragmatica Ellen Page: quella sua disarmante ed inconsapevole bellezza è, secondo me, perfetta per il ruolo di questi 92 minuti. E questa Juno porta comunque un grande consapevole messaggio, da cui molti di noi dovremo imparare, nella sua trama a tratti forse melensa ed a tratti forse forzatamente simpatica, di fronte a certe cose ci vuole semplicemente il coraggio di assumersi delle responsabilità, anche quando tutto sembra troppo difficile per essere affrontato. E la forza della protagonista in certi frangenti ci insegna proprio questo, nonostante tutto.

Voto: 3/5

Non il mio genere, lo ammetto. Ma considerando che uno nella vita dovrebbe provare un po’di tutto, non mi chiamo nemmeno pentito di aver visto questo film; una difficile, intensa ma soprattutto coraggiosa storia dei giorni nostri.






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