La mia rivincita - Gloria Vallata





Stabiliamo subito una cosa, E non me ne si abbia a male per quello che sto per scrivere. L’autrice  di questo libro non è una scrittrice, ma non ho potuto fare a meno di leggere con passione questo manoscritto, prima di tutto per la sua diretta genuinità.

Quindi d'ora in poi parlerò direttamente a te, Gloria, in questa postata, e per svariati motivi; dritto, senza veli e senza paura, e penso tu possa capirmi con lo spirito giusto di una che ha trovato la forza e la gioia di sopravvivere nonostante tutto e tutti.


Benché io e te ci si sia solo incrociati sotto a quel cielo troppo piccolo della nostra Belluno, abbiamo un percorso simile, ed a fronte di età diverse in cui ci siamo riscoperti, capisco benissimo (o quasi) quelle sessanta pagine che hai scritto. 

Certo, io dai miei quarantadue anni le avrei scritte in maniera diversa. Ma questa è la tua storia. Ed averla letta mi ha dato un punto di vista diverso, nuovo, forse per più ragioni più amareggiato e per altre focalizzato principalmente su quello che eri tu e su quello che sei diventata.

E sai Gloria, anche se non ci siamo mai conosciuti, infondo, quei miei timidi “dobbiamo parlarci” sui social, mano a mano che leggevo il tuo libro nello scorso weekend, erano orientati a quello che sto scrivendo oggi.

Per cui non avermene a male, se non ho capito completamente il tuo punto di vista, forse perché ci ho messo tanto del mio. L’immedesimazione di chi non ha mai avuto fino in fondo forse a me è servita, come credo a te, a capire il valore e la profondità del riprendersi la vita a fronte di un destino di fronte a cui molti si arrendono, ma anche a fronte degli altri che quel destino non lo capiranno mai.

Quelli che ci prendevano per il culo; quelli che oggi lo fanno ancora perché alle volte (almeno personalmente) noi guardiamo il mondo con una profondità diversa, ed invece di metterci la faccia, loro ci mettono gli addominali, la scollatura, le foto in boxer o in due pezzi. O il culo, per essere originali.

Quelli del branco di leoni che da soli erano e sono  pecore. Quelli baciati dal DNA, che non capiranno mai cosa sia essere dei sopravvissuti, o aver avuto problemi di peso, quando si approfittavano di noi o, nella peggiore delle ipotesi, si approfittano di noi ancora oggi, che siamo cambiati ma che ci portiamo dietro la croce e la "delizia" di un retaggio che ci fa avere rispetto del mondo perché, prima degli altri, abbiamo imparato a rispettare noi stessi, ed abbiamo capito quanto questo ci sia veramente costato.

Sai che c’è? Se non contraddicessi quello che ho appena scritto le manderei tutte a fare in culo, le pecore vestite da Leoni; in questi anni sarei stato tentato di farlo. Risulterò impopolare (sai che novità!), ma in più volte, nella tua storia, lo hai fatto anche tu. Ed anche se lo capisco PERFETTAMENTE, al tempo stesso capisco che io non sono te, quella ragazzina che, come me, ha vissuto la sua esperienza in maniera unica. 

Alle volte un “vaffanculo” sembrerebbe la cura a tutti i mali davvero; ma in fondo a cosa servirebbe? A dimostrare qualcosa a qualcuno? A stare meglio con noi stessi? A restituire pan per focaccia a chi ci ha usato per stare meglio con sé stesso? A chi mi/ti ha abbandonato perché non ero/eri “abbastanza”? Ma quanto cazzo è abbastanza, per loro?

Non lo so te, ma a fronte di quello che è stato, io credo che se oggi volessi mandare a fare in culo qualcuno quello sarei io. Forse, per non averci pensato anni fa a credere di più in me stesso. Ma in fondo mi sta bene così. E per quanto riguarda gli altri, forse a ripensarci mi sta anche bene che le cose siano andate anche così. Non rispettare qualcuno oggi significherebbe dimostrare a me stesso che tutto quello che ho passato non sarebbe servito, portandomi ad appiattirmi con la mediocrità di chi il rispetto non sappia proprio dove sta di casa.

E questo ci porta alla ovvia conclusione di capire che ognuno di noi vive le proprie sofferenze in maniera unica. E gli altri non ci potranno mai capire, come io non potrò mai capire te e viceversa. 

Posso solo tentare di calarmi nei tuoi panni, come uno che ha sofferto, ma questa tua storia, per il solo fatto che tu, ad un certo punto della tua vita, abbia deciso di intraprenderla e compierla, trova in questo libro il compimento del tuo grande miracolo; ed anche se dal mio punto di vista, non posso fare altro che restare commosso, e farmi pensare che, grazie a tutto questo, anche io sono un po' migliore :)

Voto: 4,5/5

Una bella prova, Gloria: Una storia che non è per tutti, ma per chi ha bisogno di credere, guardare in alto, rialzarsi, e lottare ancora. Ed un grande messaggio a chi sia in cerca di speranza.

Commenti

post più letti

Breve storia triste di ringraziamenti per il vostro tempo per gli auguri tristi

Bram Stoker's Dracula (accaddeoggi#3)

43 (&-the-winner-is-edition)