Westworld chronicles: seconda puntata



Ah, alla fine ci sono tornato, dove mio padre aveva stuprato ed ammazzato la tipa. 10 anni dopo. Mi sono regalato questo viaggio perchè per finta o per davvero a vedere certe cose resti un po’segnato.
E poi me lo aveva detto anche lo psicologo che poteva farmi bene affrontare le mie paure. ed anche se non era una paura quella di tornare li, affrontare il toro prendendolo per le corna sicuramente mi avrebbe giovato.

Lo ha capito mio padre quell’estate quando siamo tornati. Io pensavo ancora a Mary Joe. Ma con un fare disinteressato. Anche perché quel bacio era restato li. Del resto avevo appena ammazzato i rapinatori che avevano decimato la sua famiglia.


E 10 anni dopo sembrava così uguale, quella Westworld, e così diversa al tempo stesso. C’era gente nuova, oltre ai turisti. Quando ho rivisto Mary Joe, con quei due sacchi di farina, come la prima volta gli ho raccolto quello che era caduto a terra. Ero troppo grande per lei, che nel frattempo era restata 16enne. Quello che ricordo di quel momento in cui l’ho rivista è stata quella sensazione di vedere il volto riaffiorare nella memoria, acquisendo  colore, sfumature dallo sbiadimento totale di una vecchia foto.

Che fregatura la mente umana. Il più delle volte accade il contrario.

Questa volta il pacchetto base prevedeva un cavallo per me. Mi sono trattato bene pagando un po' di più. Potevo rubare quello dello sceriffo, giustiziandolo davanti a tutti, ma non era per emulare le gesta di mio padre che ero tornato.

Comunque non so se e quanto la copertura assicurativa di Westworld copra sui danni causati dai turisti. So che il secondo giorno mi sono svegliato ubriaco fra i canyons e una grossissima colonna di fumo si alzava in direzione del villaggio.

Qualcuno aveva incendiato tutto quanto. tutto il villaggio. tutti i robot. quelli sono i momenti in cui ti chiedi se quello che stai vivendo a Westworld faccia parte di una nuova linea narrativa o se sia il caso a dettare tutto.

Non lo capisci nemmeno quando una colonna dell'esercito dei confederati arriva come la protezione civile a piantare una tendopoli fuori dalla cittadina in macerie. che sia un piano B pensato per il turista che ha fatto tutto questo casino? Boh. ma è fico forte.

Il mio cavallo è bruciato. Puzza di vetrinite e fibre muscolari sintetiche. Praticamente sembra di sentire la puzza di Seitan che è bruciato con in cellophane e tutto su di una padella, anch'essa bruciata per svariate ore.

Questo comunque non mi ha impedito di andare a casa di Mary Joe. Rubando un cavallo a caso. Più che altro volevo arrivare in tempo per trovare una risposta ad una di quelle domande che in quegli anni mi ha tenuto sveglio per per qualche ora la notte: "ma se io fossi arrivato in tempo a salvare tutti come sarebbe evoluta la storia?"

In realtà un paio di idee le avevo. Delle sub-routine sulle linee narrative? un'algoritmo che predisponeva il comportamento dei ladri una volta arrivati? queste erano solo alcune ipotesi.

Non ci ho messo tanto quel giorno. Dopo aver acquistato uno smith and Wesson allo spaccio (quello che restava dello spaccio a dirla tutta) mi sono nascosto vicino alla baracca dei Mc Farlane.
Vedevo Mary Joe passare nell'aia, schivando le due galline di suo padre, indaffarata a fare tutto e niente. Ogni tanto suo padre alzava la voce in casa.

E' pazzesco. Quando pensi ad un parco tematico così grande i dettagli sono tutto. Cioè. io ero la fuori ad origliare e  dentro casa degli androidi recitavano una parte per nessun pubblico.

Incredibile.

Poi uno sparo da dentro casa. Ero arrivato in ritardo ed erano già entrati? impossibile. A memoria ricordavo che la strage era successa ore dopo da quel momento 10 anni prima.

Di colpo vedo uscire una donna di casa. Me la ricordavo. l'avevo vista stesa sul pavimento 10 anni prima. Seviziata e piena di fori di proiettile.

Oggi piangeva. si è girata verso l'entrata ed ha urlato svariati improperi.
Sembrava quasi che, 10 anni più tardi, tutta westworld stesse precipitando nell'oblio. villaggio bruciato, comportamenti fra androidi che sforavano nel mostruosamente credibile, cos'altro poteva succedere?

Nel frattempo la donna urlava verso la porta di casa. Il padre di Mary Joe intanto era uscito con la pistola fumante in una mano e dei vestiti nell'altra. Barcollava. Ha urlato qualcosa ai cari estinti di lei e, gettati i vestiti nella polvere se ne rientrò in casa. La donna crollò in un pianto isterico, in ginocchio. dopo qualche minuto, raccolti i suoi stracci impolverati, si diresse giù dal promontorio verso la colonna fumante.

Mary Joe nel frattempo era sparita. L’avrei vista poco dopo risalire dalla collina antestante la casa, recando sotto braccio un cesto, parlando con il padre che nel frattempo avrebbe iniziato a inveire contro di lei.

Ad un tratto la ragazza estrasse una pistola dal cesto che aveva con lei.
Il padre inizio ad urlare.
Si alzò di colpo.

due colpi nel silenzio della campagna.

L’uomo ricadette sulla sedia da dove si era alzato.

In quel momento capii che era così che doveva andare. Era così che gli ingenieri, nella stanza dei bottoni, avevano pensato quella linea narrativa. in cui Mary Joe uccideva il padre.

Dove i dettagli erano tutto, anche per chi non vedeva.

Come mai, dieci anni prima, allora, le cose erano andate diversamente?

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