Star Wars, le Tre Cime ed altre storie fantastiche




Mentre guardavi questo film qua con tuo figlio, sapevi fin da subito che c'era una cosa che, a differenza delle altre volte in cui puntualmente guardavate i film di Star Wars tu e lui, dovevi tassativamente fare.



Perchè, al di la del tuo accento veneziano che non sparirà mai da quella tua parlantina, tu vivi a Belluno. E da sempre vai ripetendo che il problema di Belluno è che è pieno di Bellunesi i Veneziani che vengono qui sono, giustamente, visti come delle canaglie rinnegate della peggiore razza e provenienti dalla peggiore bettola dell'orlo esterno. La, dalla steppa desolata e solitaria dove osano gli Hutt, nella campagna veneziana, fra Cappella di Scorzè e Zero Branco (che in piena estate diventa UGUALE a Tatooine con la discarica di Martellago al posto del Sarlacc, giuri)

Poi però, negli anni (e con le dovute reciproche eccezioni) scopri che, sotto alla loro scorza Dolomitica, i Bellunesi ti piacciono. Perchè è si gente dura come le rocce delle montagne dove vive, ma una volta conquistati, ti danno il cuore. Ed il loro orgoglio per la loro terra è ammirevole. Lo si vede dalle loro tradizioni, dalle loro eccellenze (e ce ne sono) e dall'orgoglio che hanno per le loro zone.

E così, forte del fatto che sapevi che a maggio scorso la troupe di Disney aveva blindato la zona delle Tre Cime per fare le riprese di questo "Solo: a Star Wars Story", aspettavi questa proiezione con maggiore entusiasmo, anche in virtù del fatto che, per gli addetti ai lavori, è ormai assodato che le "Star Wars Stories" come spin off della nonalogia stanno tirando moltalmente di più rispetto ai lungometraggi originali.

Embè, dice: cosa dovevi fare di così importante durante questo film nella buia sala del cinematografo?

Semplice, rispondi; In quel momento li (e non spoilererai null'altro di più) in cui le Tre Cime svettano sullo sfondo in quella scena li, e forte della tua posizione in terza fila della sala, ti sei girato verso il pubblico.

Egnente ladies and gente from Belluno. Dovevate vedere le vostre facce. Avrebbe dovuto vederle il regista per avere la sensazione di avere qualcosa da farsi scrivere sulla pietra tombale quando muore.

 Ed oltre a quello stupitissimo e sussurrato "papà, guarda!" di tuo figlio li in parte, hai visto l’orgoglio, i sorrisi, gli adulti che indicavano e fornivano spiegoni geografici ai bambini, i bambini che sapevano sorridere a ventordicimillemila denti, e i vecchi fans della primissima ora con il petto gonfio di orgoglio.

Perché lo sapevi. In quel cinema li, in questa Belluno qui, come in pochi altri posti da queste bande, lo spettacolo sarebbe stato unico. E credi che da nessun’altra parte avresti voluto vedere questo film che non fosse stato al Lumiere. Ed in quanto fan sfegatato della serie, non potevi che gioire e quasi commuoverti del fatto che, da forestiero che mai si abituerà alla bellezza di queste montagne, trovarti in quel pomeriggio con una così alta commistione di intenti (fanservice+Dolomiti+Starwarz) non aveva prezzo.


Trattenendo quindi il trattenibile negli occhi anche ora mentre scrivi, ti dai un contegno e passi oltre.
 E la domanda successiva che il resto del mondo a questo punto sarààààààà…..

Sarà riuscito Ron “Ricky Cunnyngham” Howard a fare un buon lavoro dietro alla macchina da presa dopo rimaneggiamenti dello scripting, corsi di recitazione fatti al volo all’Alden Hehrenreich per farlo sembrare meno bamboccio e più Han Solo e scelte stilistiche fatte e disfatte mille volte?

Secondo te è un si. Così, secco e senza dubbio alcuno. Per almeno un paio di buoni motivi (agevoli listone Giordano)

A-    Il confronto con il filone narrativo principale dei lungometraggi è vinto a mani basse; oh, sia chiaro, è un tuo parere, ma la Disney non ha saputo che pesci pigliare con l’ultimo Star Wars (episodio 8), credando un guazzabuglia contaminato dalla comicità del marvel Universe.  

B- Rogue One è stato un buon battistrada. Si, c’era la storia già fatta e finita dai primi film per cui non è stato fatto altro che riaprire il rubinetto dell’acqua calda. E il risultato c’è. E ti è pure piaciuto. Forse il boss di fine livello, tuo figlio, ci è restato male perché muoiono tutti, ma oh. tant’è….

C- Hai come l'impressione che le star Wars Stories siano un comodo cuscino psicologico per chi si prende l'incarico di farli: Li nel sottobosco degli stusios fantamilionari sono tutti che pensano : "La serie ufficiale che da quando è di Disney sta venendo ammerda,  sarà semplice fare un buon film laddove l'aspettativa di tutti sarà più bassa.”

Non che questo film sia meglio di Rogue One, intendiamoci, ma lo standard è accettabilmente buono per sancire quella sensazione di aver speso bene i soldi del biglietto. Forse, dici forse, nella prima parte fa fatica a decollare. Ma la storia c'è, la ghigna di un giovane Han anche, i comprimari  presenti. E poi diciamocelo, debosciati nerd di tutte le età. Star Wars sarà sempre un demone troppo grande con cui confrontarsi, anche per il regista più preparato ed il cast migliore di sempre, ed almeno i due terzi del popolo non saranno mai 
d accordo.

Per cui fate vobis. andate a guardarlo e fatevi la vostra idea. Per te è un Go. accendete l'iperguida.


Voto: 4/5

il 4 sarebbe un tre e mezzo alzato dal fattore Dolomiti sommato allo stupore misto orgoglio di quelle due tre scene in cui le montagne in cui hai scelto di vivere fanno capolino maestose e bellissime. Questo per te e per voi, cari Bellunesi, è un grosso valore aggiunto per cui vale davvero la pena che questo film vada visto e ricordato nella memoria collettiva tutta dei nostri (ooook Vostri, ma posso esserne un po' orgoglioso anche io?) monti pallidi.

 

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