Escono dalle pareti, escono dalle fottute pareti! spara Vasquez, Sparaaaaaa!
Sul perchè nell'immaginifico fantascientifico quando gli alieni ci invadano debbano essere sempre spaventosi, pericolosi e bisognosi di terra da colonizzare potremo parlare per generazioni (ma infatti qualcuno se lo sarà chiesto prima di me qui?).
Cari derelitti della rete che capitate in questo blog quando il vostro gatto cammina sopra la tastiera schiacciando tasti a caso: Ma questi alieni, hanno mai aspetti gradevoli? non possono per una volta avere sembianze femminili, arrivando sulla terra e persuadendoci a concedergliela nel nome dell'amore? (ok. la smetto)
Evidentemente no. evidentemente se così fosse stato non stareste leggendo questa recensione.
Sul perchè poi tu stia scrivendo una recensione del recentissimo Far Point l'idea di base che hai in testa è a livello abbastanza embrionale. Ma un concetto (giuri che ci arrivi subito) di base c'è.
Ma prima di arrivare diretti al punto parliamo del gioco in se',con una breve (si fa per dire) parentesi sul prima-degli-sparatutto-con-gli alieni da cui questo gioco pesca a larga mano. Altrimenti se ci arrivi subito al punto la bloggata dura tre righe e tutto svanisce in una nuvola di marzapane e cerume...e quindi ciao, tu che leggi smetti di leggere e obladì obladà...
Ma partiamo da dei riferimenti di tutto rispetto....
Far Point è, inanzi tutto un bel gioco. Chissà se Ridley scott nel 78 avrebbe mai immaginato che il suo film Alien avrebbe avuto proseliti in un'imbarazzilione di altri film (Predator, district 9, Starship troopers di Paul Verhoeven che fra l'altro è la copia su pellicola del gioco in questione). Mi sembra di vederlo, Scott, li sul set del film con Sigourney Weaver in mutande gli ultimi mesi di riprese del primo film che,assieme alla sua troupe guardano la prima lineup di giocattoli di Alien prima che entrassero nei negozi e giocano con i personaggi umani a fare scene di sesso simulato fra i pupazzetti...(ok. la smetto #2)
Ma il punto non sono i pupazzetti. Il punto sono gli alieni. Perchè Scott, con l'aiuto di Hans Rudy Giger, (il deviante e deviato artista che ha creato il design degli alieni più spaventosi della storia del cinema) in quegli anni consacrò il genere creando un'icona che sarebbe diventata, negli anni a seguire, il simbolo alieno per antonomasia, che poi sarebbe stato declinato in svariate razze e forme, fino ad arrivare agli aracnidi di starship troopers appunto.
Ed è a questo punto, che indossando il Vr con la nostra fida ps4 ed imbracciando il controller a forma di fucile abbiamo l'impressione di essere in uno dei sopra citati films. Concettualmente ci siamo in pieno. Fin dalle prime battute del gioco (che ci porteranno a passare dal ruolo di esploratore spaziale a sfigatissimo naufrago su un pianeta arido e desolato) il binomio Vr e controller dedicato procedono all'unisono nel fornire un'immersione totale nel gioco. La tridimensionalità, il muovere questo controller qua e la e vedere nel visore un cazzutissimo fucile che ha le stesse movenze è strardinario. Ancor di più lo è portare il fucile dalla mira istintiva al filo dell'occhio per vedere il mirino red dot del fucile e poter prendere la mira come fosse un'arma vera. FANTASTICO!
Il gioco,dalla trama semplice e lineare, ci porta alla ricerca di altri superstiti, e mano a mano che il canovaccio ci porta a seguire questi sciamannati disarmati che non sono in grado di starsene li ad aspettarti (oooh! e si che alla radio glielo dici più volte di non muoversi. Vai a fare del bene...)
ci si imbatte negli abitanti del pianeta Vattelapesca, che, in un intercalare di apparizioni saranno sempre più grossi e cattivi.
Ti è piaciuto di questo Far point? Vale la pena di essere comprato? Il controller è stratosferico fino in fondo?
Beh. si, si e doppiamente si.
Il gioco scorre bene, Nota di merito: non hai accusato nessun motion sickness, nemmeno tuo figlio di 10 anni che completava l'immersione restandoti attaccato ad una gamba con i denti fino a che non glielo hai fatto provare.
Ma il gioco scorre bene. I mostri quando ti caricano fanno una discreta paura in tutte le loro forme e manifestazioni, ed il controller è sfruttato bene. Nonostante una trama,come già detto, tuttavia un po' troppo lineare (presa in pianta dai classici di cui sopra) Trovi questo tipo di immersività molto migliorata rispetto ad altri titoli vr dove si spara come London Heist e Rush of blood. I mesi trascorsi si vedono, e questo farà piacere a voi feticisti degli sparatutto. Ed è proprio quello il concetto secondo te esaltante di tutta la giostra: Con questo gioco è stato piantata una premessa al modo di pensare gli sparatutto. Il vr ha messo i fiori? Decisamente si. A questo punto c'è da sperare siano belli, ma da distante sembra così. E se son rose rosiranno, se son cachi....
Voto 4/5
Il gioco c'è. il controller ancora di più. e bensperando per il futuro imminente credo ne vedremo delle belle!
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