Lords of the dogtown
C'è questa cosa che ti riproponevi da tempo di fare che era un blog sulle cose fike che ti capita di vedere, giocare, ascoltare leggere nei tuoi giri in giro nel mondo reale e della rete che secondo te, con l'entusiasmo debosciato e la verve che ti contraddistinguono potrebbero anche funzionare ed attirare dei debosciati senza patria ne' padrone a leggere le cazzate che scrivi. tutto chiaro fino a qui? Proviamoci con un film a te molto vicino. Astenersi minchiette che mi contano i puntini sulle i. per tutti gli altri let's gooooo....
Lords of the Dog Town racconta la storia dei primi skater che in un'assolata estate californiana priva di onde (la California Priva di onde? MIO DIOoO! e poi che succederà? le bionde di un metro e novanta non cresceranno più sulle palme di Beverly Hills? a quanto pare la mancanza di onde è successa comunque nei 70) grazie ad un intuizione del proprietatio del loro local surf shop sono passati dalla tavola da surf all' inventare lo skateboard, rivoluzionando il concetto stesso di sport su tavola e influenzando le generazioni future ad uno sport, di nicchia come è lo skate oggi.
In quanto skater sai che più di qualcuno di tua conoscenza ti utilizzerebbe per slidarti sopra (alleghiamo diapositiva di cosa significa slidare) per il semplice aver detto che lo skate è uno sport.
Ed infondo, considerando la tua carriera di skater non gli daresti nemmeno così torto a quel qualcuno.
Seppur romanzato e con una storia di fondo che non sai quanto vera sia, Lords of the Dogtown per te è una fotografia verosimile di una scena e di un fenomeno di massa che poi si è concretizzato quando qualche anno più tardi avresti cominciato a skateare tu. E quella fotografia ci sta tutta.
Lo skate team composto di gente ai margini della società, uniti non solo da una tavola ma dalla filosofia cadi-e-rialzati che avrebbe poi affascinato intere generazioni facendole sentire speciali ed appartenenti ad una nicchia tutta loro alle volte denigrata ed alle volte lodata, I primi produttori di tavole che già in quegli anni adocchiavano i giovani atleti accaparrandoseli e creando il loro business model vedendo in quel futuro una profiqua fonte di guadagni...
Ma se Lo scopo di lords of the Dogtown era di fotografare l'attimo in cui il mondo notò quella tavola direi che per il mainstream il gioco è stato fatto. I puristi della tavola avranno probabilmente calato la loro mannaia su questo film, Ma al di là dell'incrocio narrativo in se' la storia di stacy Peralta (uno dei protagonisti, che qualche anno avrebbe fondato una dei più grandi brand dello skateboard) e la presenza di camei di tutto rispetto (il vero Stacy Peralta, Il famoso skater Tony Hawk, La band Rise Against che omaggia i GRANDIOSI Black flag di allora) restituiscono un lodevole tentativo regalandoci La fotografia di un mondo tanto affascinante quanto decadente nella sua bellezza, che ha condizionato le scelte di milioni di giovani da allora fra eccessi tipici di quegli anni e non, che come te e i tuoi amici più cari si sono ritrovati negli anni in una passione comune che li faceva sentire, ovunque fossero, speciali.
Voto: 4/5
Bellissimo ma forse non completamente riuscito agli occhi di chi quel mondo lo vive davvero, Politicamente scorretto, underground, e a tratti commovente. Skateboarding is not a crime!
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