Hail to the king (Blade Runner)






Eccoci. ti armi di casco antinfortunistico e ti bardi di tutto punto forte del fatto che:
A-    Stai per entrare in un territorio molto pericoloso e rischi il linciaggio
B-    Speri di esporre lucidamente i fatti e di essere il più chiaro possibile.
C-    La buona riuscita di questo post potrebbe regalarti la gloria eterna o decretare che dovrai chiudere baracca e burattini
D-    INCREDIBILE MA VERO, c’è chi al mondo non ha mai visto Blade Runner.

Inoltre, mentre scrivi capisci che certe cose non sta a te spiegarle. Blade Runner è, non solo a tuo avviso, il miglior film di sempre. E non sta a te spiegare il perché. Il problema è che ci sono troppi perché, ed a riguardarlo ogni volta li ricordi uno ad uno. Non ti va nemmeno di raccontarne un pezzettino, perché tale è la genialità, la capacità visionario/futuristica e la totale immersività per chi guarda che non si può sperare nemmeno lontanamente che l’imminente 2049 arriverà allo stesso livello.

Iconicamente questo film è il futuro. A parte quel 2019 in cui si svolgono i fatti, Blade Runner è e sarà sempre un futuro possibile che non arriverà mai, una società talmente proiettata e cambiata che a guardare QUELLA finestra temporale sai che tutto è così possibile che forse, benchè vicino e così palpabile non lo puoi toccare.

Rick Deckard è il protagonista perfetto; introverso, rattristato dal mondo in cui vive, ma ancora aggrappato alla vita e in grado di sentirsi ancora vivo realizzando quello per cui lui sa essere nato: essere un cacciatore.

In un contesto in cui tecnologia, linguaggio, concetti base a livello umano che stravolgevano tutta la fantascenza fino a quel punto mentre noi eravamo  girati dall’altra parte a guardare i Robinson in tv, Blade Runner ci sorprendeva tutti, gettando le fondamenta del cyberpunk che si sarebbe visto 20 anni dopo, creando terreno fertile e buttando la idee che poi i più svegli avrebbero saputo cogliere e sviluppare, ma mai superando il maestro.

Blade Runner è una storia difficile, ancora una volta specchio di un’umanità che non dobbiamo diventare, monito pesante per le generazioni a venire del rischio che stiamo correndo continuamente; evolverci si, ma fino a dove? Perdere l’umanità in favore del totale distacco dalla strada, teatro spaventoso dove tutto può succedere ma dove, nella notte rischiamo di sentirci tutti vivi, chi preda e chi cacciatore?

Non puoi davvero descrivere cosa sia quel film. A chi non lo ha ancora visto tireresti un coppino violentissimo perché è nelle cose da fare tipo ieri, ma capisci che tutto infondo è superfluo, almeno finchè quel film non lo hai visto.

Personalmente pensi che quel film abbia cambiato la tua personale visione del mondo, di tutto ciò che guardare un film era per te prima.

E con il male dentro realizzi non hai mai più visto film così. Vuoi sperare in questo seguito che ti stanno propinando da anni ormai. Ma hai già capito come andranno le cose. Blade runner non si dovrebbe toccare. Forse ora sei troppo vecchio per sperare che le cose cambino. E forse stai diventando come quei pappagalli di opinionisti o blogger che continuano a sostenere che il secondo e terzo Matrix non si dovevano fare (e dagli torto!)

Ma di re tutt’ora ce ne è uno solo, e se ne sta li sul suo trono, un po’ malinconico nonostante per lui il tempo non passi davvero mai, nella consapevolezza che forse uno della sua razza oltre a lui non c'era mai stato, non c’è e non ci sarà mai.



Commenti

post più letti

Breve storia triste di ringraziamenti per il vostro tempo per gli auguri tristi

Bram Stoker's Dracula (accaddeoggi#3)

43 (&-the-winner-is-edition)