Eroe per caso
Cosa è la verità? Tu in realtà non lo sai, cioè. Ti fai un’idea come tutti. Perché nessuno lo sa. E chi pensa di saperlo ha sempre una visione parziale dei fatti. Perché si, ci sono dei dati di fatto alla base di una storia raccontata, ma saranno sempre punti di vista. Quando poi la storia alla base è grossa, incredibile ma vero, C’è sempre chi cerca di tagliarsi una fetta. Perché sono sempre più rari i casi in cui c’è qualcuno che fa qualcosa per il puro gusto di farlo senza volere nulla in cambio. E quando c’è da ritagliarsi una fetta, che siano quindici minuti sotto i riflettori, un favore per un altro favore, o in questo caso, i soldi, allora le cose si complicano ulteriormente.
E mentre partivi con le tue domande esistenziali questa mattina quando all’alba ti sei alzato ti è tornato a mente la scena di questo filmone, ( di cui avevi promesso di parlare mesi fa ), quella in cui Geena Davis, giornalista affermata, presenta la verità pelando una cipolla durante una conferenza stampa.
Cercare di scoprire la verità, alle volte, può essere doloroso, può far piangere (come tagliare una cipolla, appunto) e può essere difficile. Si levano dalla cipolla strati su strati, scoprendo la parte pulita. Ma ognuno di noi toglie strati in base al proprio bisogno di percepire la parte buona che poi utilizzerà.
Il rischio? È di togliere tutto. Per la paura di trovare un insetto dentro, o nel dubbio che quella parte giallina sotto ai primi dieci strati poi abbia infettato la cipolla al suo interno. Ed allora si continua a togliere. A levare. E si rischia veramente che, alla fine, non resti più nulla.
E rivedere la Davis che, lacrimando, alla fine resta con un pugno di bucce in mano, oggi come all’allora te stesso diciottenne che ha visto ilfilm la prima volta ti lascia sempre un po’ di malinconia. Perchè la verità alle volte è difficile, appunto.
Lo capirà Bernie, uno spiantato ridotto dalle vicissitudini ai margini della società, che si troverà nell’ingrato ruolo di anonimo salvatore dei superstiti di un disastro aereo, estraendo dalle lamiere decine di disperati.
Il vero punto di svolta del film poi arriverà quando la reporter di cui sopra presente sul volo e che verrà salvata metterà in palio un milione di dollari in televisione per premiare il salvatore, ed a battere cassa non sarà Il nostro well loved, ma un senzatetto che si è semplicemente svegliato prima di lui.
Ecco quindi il nostro Bernie ritrovarsi beffato nuovamente dalla vita. Ma lo si sa. Le bugie…..
A cosa pensi quindi, quando guardi questo film? Che ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di farsi un’idea delle cose. Che anche quando si ha la sensazione che la verità sia tanto vicina quanto da poterla toccare forse non è così, e che infondo ognuno di noi deve farsi una ragione delle cose, perché alla fine si rischia di restare senza nulla in mano, ed alla fine scannarsi per la cosiddetta verità deve avere un rapporto fra quello che spendiamo umanamente a cercarla ed il valore che la stessa ha per noi.
Voto: 4/5
Una commedia che parla di verità, con dei ruoli agli
antipodi fra di loro che enfatizzano il distacco fra realtà e finzione.
Centoquindici minuti che non si fanno prendere sul serio diretti dal
misconosciuto Stephen Frears, che di film ne ha fatti ma nessuno che sia
passato convintamente nel mainstream. Ma soprattuttamente, e secondo te, un’azzeccata
analisi dai toni vivaci con chi guarda nel chiedersi se, là fuori, serva sempre
saperla tutta.
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