Nofx - Live in a dive - Ribbed #lacolonnasonoradellatuavitalive




Avviso a tutti i naviganti che mi conoscono e che sarebbero pronti a far uscire dalla bocca che "ancora i Nofx? Basta! i noeffects hanno rotto il cazzo". Fare gli haters di un gruppo a 30/40 anni fa di voi quello che voi pensate dei gruppi di cui spalate merda. Quindi non iniziate nemmeno.
E misericordia! Scendete dai vostri cazzo di palchi fatti ti supponenza, iniziate a suonare e fatelo voi.
E scopate di più!



Fatta questa fondamentale premessa a chi non pensa che questo sia punk, parli a quelli che hanno sporadicamente e generazionalmente gettato la loro esistenza disagiata che fu (o che è tutt’ora), e che non sono venuti a contatto con quello che sta diventando il sistema solare dei “live in a dive”. In casa di Fat Mike (a.k.a. la sua Fat Wreck- chords) già da svariati anni c’è questa serie di live recanti questo titolo. L’idea secondo te è buona. Hai ascoltato quello degli Strung Out, quello dei No Use For A Name, e non sai più cos’altro. Ma l’idea ci sta. Un sotto brand atto a far riconoscere ai fans un sinonimo di qualità, a fronte di tutti i live abusivamente registrati da altre etichette qua e la.
I live in a dive ti sono sempre piaciuti. E questo in particolare, perché rispetto alle altre uscite inserisce una novità. Nulla di che in realtà, perché l’idea di fare i concerti tematici agli studio album del proprio passato non è esattamente la novità di questo secolo.

Ma apprezzi lo sforzo. Se non altro perché, nel bene o nel male, questa band ha negli anni cercato di evolversi, e non solo musicalmente. E laddove un orecchio poco allenato da ascoltatore/hater-rompi-cazzo-della-peggiore-frangia non ha voglia e tempo di fare il gioco delle differenze, anche non musicalmente negli anni la differenza si vede. Fare il live in a dive tematico è stato l’ultimo passaggio. Ma così su due piedi, ti viene in mente quel bellissimo e rivoluzionario “The decline” del 1999 che è una unica geniale traccia da 19 minuti. e tornando al suono ed alla tecnica, per chi non ha tempo diresti: loggatevi su spotify e confrontate “maximun rock & roll”, “white trash, two heebs anda been” ,”punk in drublic”, e uno “wolves in wolwes clothing” e fatevi un’idea. Avete ancora l’idea che i nofx non sappiano cosa stanno facendo?

Ma passiamo oltre. Come è questo live? Potrai esordire sembrando negativo, ma non lo sei.
Perché la prima cosa che ti viene in mente da dire è che noti una qualità delle registrazioni inferiore ai precedenti live proposti. Non parli della qualità del suono eh.

Parli di loro che suonano. Ma RIPETI. Non è negativo. Non stiamo parlando di gente che non sa suonare. Stiamo parlando di gente che detta le scelte stilistiche delle band di mezzo mondo nel genere. Ed ok, non sempre i cori saranno a tono, le chitarre avranno qualche scivolata di mezzo tono.
Ma ragazzi.

Non sarebbero loro se non suonassero così. Anche perché a fronte di irrilevanti dettagli questo gruppo, conoscendo l’album da cui questo live proviene, propone delle improvvisazioni da paura. E poi scusate.
Provateci voi a suonare, a tenere palchi per quasi 40 anni e ad avere ancora tutta questa energia, con dei pezzi dalle tematiche (maturità intellettuale, Aids, introspezioni ed analisi personali) tutt’ora attuali.
Il risultato va bene, fa quello che fa ed è un live onesto che ti fa tornare in mente gli anni belli.

Voto:4/5


Ben pensato, sia concettualmente che musicalmente. Il voto pieno non va perché non è un album. Ma fa quello che deve fare egregiamente

Ascolta su spotify

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