CF98 - rotten to the core




Sembrano lontani, per questi CF98, i tempi in cui spensieratamente ma pur sempre ponendosi le giuste domande di adolescenti consapevoli e agitati, scrivevano quella prima release di Buffalo’s Eye; ed effettivamente qualche anno è passato, per i miei amici polacchi.





Parliamo di quattordici anni in cui Karolina, cantante la cui voce io amo, è maturata,  facendo da traino alla band stravolta nella lineup, che esordisce qualche mese fa sotto speed music records con questo “Rotten to the core”

E mentre scrivo questa recensione, giusto per, la band torna da un tour in Giappone, giusto per non restare con le mani in mano.

Va inoltre detto che, a fronte degli anni passati, la consapevolezza nell'essere quell'unica, grande voce della Polonia in fatto di punk e hard-core (ci sono altre grandi band, lì, in vero) ha portato questi ragazzi ad una ricerca sempre più precisa dei loro suoni e degli arrangiamenti nel loro songwriting.

Tornando alla suddetta consapevolezza, poi, i messaggi di questo "rotten to the core" risultano essere un manifesto dei tempi e del contesto dove "il marcio" rappresenta una concreta protesta, un filo conduttore e una voglia di cambiare tutto quello che, della loro Polonia e non, a loro non va.

Si parlerà di politica, come un po' succedeva nel loro ultimo ed autopordotto "Story makers", ma anche di rapporti umani dove la prevaricazione umana, da chi ci governa alle amicizia tradite, pongono la band ancora al centro del ruolo per cui questa band sembra essere nata nel senso più etico del termine: Il punk e il PMA (positive mental attitude, per i non addetti al settore) ormai per questi CF 98 sono una linea compatta e massiccia da seguire per smuovere la coscienza delle masse che, sempre di più li stanno seguendo.

Per quanto riguarda noi, invece, quelli over trenta e quaranta, queste canzoni restano un tassello fondamentale in una storia che continua a raccontarsi, una leggenda nella quale sentiamo orgogliosamente di vivere, un monito del dove stiamo andando e di quello a cui piace appassionarci.

Voto: 4,5/5

Mentre penso a quanto sia difficile tenere in piedi un gruppo musicale qui in Italia, ripenso a quella Polonia dove ho suonato molto tempo fa. Questo sforzo chiamato "Rotten to the core" non può altro che rappresentare l'ennesimo sacrificio di questa Band, che, in tutto e per tutto, continua a credere nella bontà delle proprie idee e nel loro ennesimo lavoro ben fatto.


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