Kil bill- Volume 1 e 2



Sorvolerai il fatto che Tarantino, per te, è un genio assoluto. E non ascolterai nemmeno chi dice il contrario.
Perchè parlerai di QUELLA donna e di quella sua atavica sete di vendetta. Una sete talmente grande che non basterebbe un pozzo per dissetarla...

Ma come dare torto a questa Uma Thurman, bellissima come non mai e cattiva come il male.

Come fai a dargli torto dopo tutto quello che in quel volume uno le viene fatto. Chiunque al posto suo bramerebbe vendetta.

Ed è una vendetta attorno alla quale tutto il film racconterà un'incredibile storia di killers, di amore, di sofferenza e di perdita.

Il tutto confezionato con la crudeltà, i rimandi agli altri suoi film, L'introspezione a secchiate dei personaggi che danno un così grande spessore ai suoi film, e con lo stile irraggiungibile del regista.

La protagonista ha un passato difficile. E il suo destino in questi due magistrali lungometraggi è di farci i conti. e fare i conti con un passato così pesante sarà forse la cosa più difficile ma in questo imbarazzilione di minuti capiremo non può che essere così.

Perchè lei, bellissima, come le verrà ricordato ad un certo punto, è nata per uccidere. E' stata cresciuta a pane ed odio, come tutte quelle come lei in quel film. Solo che lei è la migliore di tutte.

E' stata addestrata, si è perfezionata nel tempo, diventando sempre di più quello per cui, appunto, si convince anche lei di essere nata.

Ed in quel mondo uccidere porta tanti soldi. Ed allora che te la fa fare la vita ordinaria. Tu uccidili, tanto ti pagano.

E fra ellissi temporali, flashbacks e quant'altro Tarantino abbia usato negli anni perfezionando il proprio stile, questa storia lascia ancora una volta stupiti, in un escalation di cultura pop, punk mescolata ad elementi tradizionali propri dei paesi orientali, creando un’asonante abbinata che, vista nel quadro generale, alla fine, ha un suo senso.

Conosceremo personaggi leggendari a cavallo fra fantasia e realtà, situazioni drammatiche sotto un'attenta lente che zooma un fattore estetico a livello maniacale. Ogni mobilia, colore, elemento sono al posto giusto e scelti con dovizia di particolari.

Ed in questo, quella Beatrix kiddo, la sposa imbrattata di sangue che è alla ricerca di chi le ha fatto del male, compirà il suo destino, percorrendo una strada faticosa e che comunque non può e non deve evitare, facendo restare inncollati con il proprio sguardo chiunque si accosti  a questo film, e facendo tutti riflettere sui vari aspetti della natura umana con svariati spunti di riflessione su quanto possa o meno essere giusta la morale che guida i personaggi.

Personalmente non sei uno vendicativo. Alle volte ci arrivi a tanto così dal vendicarti, soprattutto laddove con la vendetta è troppo facile infierire su chi ti ha fatto tanto male. E' ipocrita pensare di essere diversi. Perchè a riguardare al tuo passato tutto ci sono state quelle volte in cui sarebbe stato facile farlo. E così su due piedi sai che magari ogni tanto lo hai fatto, ma mai scorrettamente. Perchè la vendetta, si sa, è un piatto che va gustato freddo. ma per te ha un peso troppo pesante da caricarti in seguito. Me tu non sei Beatrix. E a guardare questo film quello che puoi dire è che la’fuori di gente come gli 88 folli, delle gregarie di Beatrix ce ne sono. E la morale è che con gente spietata che ti rovina la vita, per quanto buono tu sia, arriva il momento in cui fai i peggio pensieri su cosa gli faresti.

Voto: 5/5

Il ritmo si impenna sul secondo film gente. Ma non significa che il primo sia da meno. E nell'insieme, la visione generale è che questa storia funziona e pur parlando di tragedia, morte e vendetta la passione e l'amore del lavoro di Tarantino vince sempre. ed è questo che tutti dovrebbero cogliere alla fine.





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