La signora ammazza tutti




Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive. Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive. Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive. Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive. Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive. Devi distogliere la tua attenzione dalle manie ossessionanti e compulsive.



Più di qualche volta vai ripetendoti questa cosa. Il più delle volte funziona. Perché quando capisci i tuoi problemi nessuno può risolverli meglio di te. E salvo imprevisti ti riesce piuttosto bene. Che è come dire che l’amore è eterno finchè dura praticamente.

Perché l’ossessione nelle cose sbagliate porta a dei percorsi troppo difficili che rischiano di essere logoranti, ed a quel punto pensi subentri il dover riconoscere i propri limiti. O come superarli.
In entrambi i casi devi capire la fattibilità delle cose. E comunque, ad ogni modo, ci sono cose più o meno sbagliate in cui credere. Ma questo è un altro discorso che porterebbe via spazio al motivo per cui sei qui.

Fatto stà  che ieri sera (a proposito di comportamenti ossessionanti a ragione o a torto), dopo esserti fermato al bar parlando con il proprietario con un caffè hai riconosciuto una tua vicina di casa passare di fronte al bar.

Bella donna sul serio.

Digrignando i denti subito dopo, visto dopotutto che cordialmente vi salutate e (udite udite) una volta avete anche parlato (giornata piena Ragazzi! Va tuttavia detto che in realtà lei aveva un fare molto riservato e distaccato in vero) dalla tua bocca è uscito un simpatico e per te usuale “oh, ogni tanto fattela sta cazzo di risata....”

A quel punto il barista ti guarda e ti fa “Ma la conosci?”
“emh? Perché” rispondi tu (risposta prudente)
“Perché si dice che anni fa abbia ammazzato suo figlio appena nato”
“ah…. Grazie dell’ utile ragguaglio”

Ora. 41 anni sei abbastanza preparato per filtrare quello che la gente dice o fa. Ci sono sempre delle attenuanti (o forse no), e li per li non ti sei soffermato a pensarci. Anche se oh, a ripensarci ora è  abbastanza pesante come cosa.

Oltretutto potrebbero esserci dei se e dei ma grossi così. E poi diciamocelo. Il chiacchiericcio da bar non fa per te. Anche se, va detto che guardandola per quello che è ed il periodo che stai passando potrebbe essere possibilissimo quello che ti ha detto il tipo. Ma lasciamo tutto nel limbo.

E così, forte del fatto che nelle tue lucubrazioni insonni e della prima mattina i tuoi programmi sono “L’isola delle tentazioni” “Undressed” e “Donne che uccidono” e forte del fatto che la finzione filmica si sta fondendo sempre più con la realtà (il che sposta le posizioni e gli equilibri di quello che è vero perché si, La realtà supera di gran lunga la finzione come dicono i Bad Religion) ti è tornato a mente questo “La mamma ammazza tutti” Film secondo te molto valido, che porta alcuni aspetti compulsivo maniacali della protagonista a degli estremi comici, fornendo nel contempo dei validi spunti di riflessione sul fatto che, risate isteriche a parte, uno scenario come quello visto in questi 95 minuti in fondo succede davvero alle volte.

Ma lei è al di sopra di ogni sospetto. Aspetto della rispettabilissima donna emmerigana, sorriso impareggiabile e quella smodata mania per i vestiti e le scarpe abbinate. E la sua psicosi non riesce ad uscire dall'idea che i suoi canoni di ordine, abbinamento dei colori, pulizia sono giusti, buoni e puliti. Tutto il resto è da condannare a morte. Ma fisicamente.

E questo crea una rottura nel ritmo del film che, nei momenti meno attesi, fa cadere la patina pacata e a modo della Nostra amica (interpretata da una Kathleen Turner che ormai ha fatto la storia del cinema) in un buco nero in cui questa si trasforma in un killer psicopatico assassino, uscendo dalle sue maniere impostate e gentili in un pot pourri di scurrilità varie e sete di sangue. E' in quei momenti, quelli in cui da quella bocca ben truccata escono queste devastanti combo di improperi che si ride. Questo bipolarismo sfocia quindi, come detto nel vero leit motif del film. Ad ogni secondo ci si deve preparare al peggio. creando un gioco di aspettative in chi guarda che non sa se cominciare a ridere per una scena che potrebbe far precipitare nell'oblio tutto da un momento all'altro.

Voto:  5/5

una grande commedia che prende poco sul serio una triste realtà con cui, almeno per un momento, ognuno si trova a pensare che per quanto ironico e ben fatto, queste cose succedono. Ma se si riesce a lasciare subito quel momento riflessivo malinconico, siamo di fronte ad un must, forse unico nel suo genere.











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