The “shape of voice” non è solo la storia di una bambina sorda che viene bullizzata dai suoi compagni di classe. Dare una forma ad una voce, ad un suono, per chi è in grado di sentire, è un dono forse troppo scontato che non si può capire. Come spiegare un colore a chi non può vedere. Ed in questi 130 minuti fra chi può sentire e non vuole ascoltare, e chi non può sentire ma, per i suoi problemi ascolta solo con il cuore, questa storia parla di intima unicità, di diversità, di meravigliosa originalità. Non spenderò una parola sul fatto che questo sia “solo” un cartone animato su netflix reperibile OVUNQUE (leggesi anime). A costo di sembrare ancora stronzo e dispotico; e voglio dire una cosa, della quale questo film mi è testimone. Alle volte non si tratta di girarsi dall’altra parte, semplicemente quando non si capisce qualcosa o qualcuno, ed a saperlo da sempre è Shoko, quella bambina da cui ho iniziato questa postata, quando un giorno piove inaspettatamente nelle vite d...