Another world



Fra le domande sulla vita che vorresti fare a tua madre, se mai troverai il coraggio, c'è sicuramente perché non ti abbia mai regalato un amiga 500. Più che il coraggio, ti annoierebbe spiegargli cosa è un amiga 500 subito dopo. Vorresti anche chiedergli se tuo padre.... No. E' meglio di no.

A 9 anni volevi il Voltron, uno dei migliori robot mai pensati dalla mente umana.

A 11 anni volevi la porta aerei dei g.i.joe, quel mastodonte di 2 metri e trenta che era la casa delle barbie per i decenni, undicenni e via discorrendo fino agli anta (prima di morire ne avrai una)


Quando sei arrivato a 12 il tuo vicino di casa si vide arrivare fra le mani un Amiga 500(ok, è il miglior home computer del tempo in cui uscì, contenti?). Diventò il tuo oggetto del desiderio. Lo compreresti oggi, al di la di tutte le maniere gratuite per recuperare anni di software per gli usi più disparati nella rete.

Tutte queste cose non arrivarono mai, ne’ sotto l’albero addobbato (e ti ci sforzavi di essere bravo e di preparare cognac e biscotti la sera del 24 dicembre TUTTI gli anni), ne’ ai compleanni. Uscivano sempre nel momento sbagliato rispetto a queste due festività queste cose. Seguivano lacrime copiose.

Poi, questa mattina alle 3 accendendo la ps4 per guardare netflix, scopri che QUESTO “Another World” , gioco blasonatissimo nell’epoca d’oro dell’Amiga è disponibile in versione ventennale.

Forte del periodo particolarmente di merda, e vista la gratuità del software hai selvaggiamente scaricato questi 70 mega.

Cristo. Pensare che la prima release nel 92 ne pesava un po’ più di due….
Vabbè. Ad ogni modo era la cosa giusta da fare. Ancora una volta, quando la vita ti gira le spalle e sei a pezzi il rifugiarsi negli anni migliori in cui tutto era pulito pulito sembrava la migliore soluzione.

E quindi?

E niente, Ritrovare Lester “Knight” Chaykin, il tuo vecchio amico Pel di Carota protagonista di questo gioco  qui ti è sembrato come se trovassi un vecchio amico. Solo che lui con il lifting dell'alta risoluzione non è invecchiato male. Non come te almeno.
Ritrovarlo ti ha fatto ripensare a tutti quegli anni con una gioia immensa. Grazie Sony. Grazie Playstation Network.

A distanza di decenni cos’hai da dire che tu non abbia già detto in tutto questo tempo?

Effettivamente una cosa c’è, con il senno di poi, ovvero che ritrovare una rarity del genere oggi implica sicuramente che sia apprezzata dalle legioni di 40enni che al tempo hanno vissuto questa avventura in contromano, ma sopratuttamente che forse, dici forse, trovi questo gioco attualissimo ed una lezione da studiare per gamers e sviluppatori tutti.

A parte questo, tu ADORI Another world. Ti piace per il design semplice, essenziale e senza tempo, ti piace in quanto un platform a scorrimento orizzontale di ALTISSIMO LIVELLO, ti piace per la storia tanto semplice quanto avvincente. Trovi geniale la trama nella sua semplicità (lo avevi già detto?) E LA STORIA E’ ASSOLUTAMENTE GENIALE.

Ah. La trama è superlativa.

E se appunto, ci metti su il fattore VERANOSTALGIAQUELLAAUTENTICA© diresti che il guooocoèfatto; Ti tornano in mente i pomeriggi (quelli che tua madre “non andare a giocare sotto al sole delle due che poi svieni”) di millemila anni fa, in cui scappavi di fronte a casa tua, a casa di quell’altro e passavate interi pomeriggi ad aiutare il well-loved di turno ad uscire dal suo incubo: essere piovuto in un altro mondo a seguito di un esperimento andato…ehm…ammerda.

La cosa che porterai sempre dentro di te è la desolazione di quell’altro mondo in cui Lester viene catapultato. Pensi che la creatività nel pensare a QUEL mondo sia una delle cose più magnificamente magnifiche che tu abbia visto su di un monitor (e su una tv fino alle 3 di sta mattina)

Ed il protagonista con i suoi occhietti appena accennati e la sua espressione fra l’apatico e lo sperduto era sempre li, ad aspettarvi vita, dopo vita, dopo vita. Perché la morale ed il vero fulcro dei video giochi come si dovrebbe deve essere quello: Vivi, muori, ripeti. Ed Another world è anche quello: platform severo ma non severissimo. Sfida dei suoi tempi in cui c’erano meno mezzi e più idee e manualità nel pensare alle cose. Come pochi ormai sanno fare.

Voto: 4/5

Invecchiato benissimo e non bene, tentennante nei controlli (patch needed Sony! È troppo chiedere una patch?), la prova del tempo passato è superata ampiamente per questo nonnetto che mostra ancora i muscoli. PER CHI E’ NATO DOPO IL 2000 o giù di li: da vedere, e se avete un abbonamento per psn questo mese è GRATIS.
E LA TRAMA E’ IMMENSA  (lo avevi già detto?)













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