La casa di carta (il meglio di netflix secondo te #2)



I polizieschi ed affini sono il secondo genere preferito di tuo padre. Il primo, gentili e distratti debosciati frequentatori di questo blog è la fantacienza. Se un film poi mescolava thriller, horror, fantascienza, investigazioni allora per il vecchio il gioco era fatto. Avresti potuto dare fuoco alla casa con lui dentro. a patto che non prendesse fuoco la tv. E lui non si sarebbe accorto di nulla. Sarebbe stato li attonito, attaccato alla tv con lo sguardo per capire come finiva. Se poi si trattava di un libro era ancora peggio.




E ti stai ripromettendo che al vecchio devi fargli vedere questa serie. Perchè per quanto ti riguarda siamo di fronte ad un evento televisivo di un certo livello.

Innanzi tutto gioisci del fatto che questa "casa di carta" è una produzione spagnola che paragoneresti ad una produzione da major emmericana. E si tenga conto che con questa frase non stai portando in palmo di mano gli IUESSEI come l'esempio da seguire.

La Spagna è piena di ottimi registi che hanno sviscerato il cinema in fantastigliardi di situazioni, temi, storie e quant'altro. Tu tifi per noi europei. Certe cose fatte in questo territorio sono troppo legate alle nostre origini, e laddove l'estensione geografica degli stati uniti permetta la nascita e la diffusione di tecnologie per far meglio i film che incorniciano i talenti di registi che hanno e stanno facendo tutt'ora scuola, gli emmerigani non hanno una cosa di cui noi siamo foderati: la storia, le tradizioni molto più variegate, ed una cultura di fondo che in ogni zona europea si stacca MOSTRUOSAMENTE da tutto il resto che gli sta intorno.

E questa serie ideata da Álex Pina e girata da Jesús Colmenar, Alejandro Bazzano, Miguel Ángel Vivas e Alex Rodrigo è la prova tangibile di quanto stai dicendo. Fosse stato fatto dai francesi questa serie sarebbe stata più frivola ma  marcatamente romantica (te lo immagini come i “Taxi”); fosse stata fatta da noi ora staremmo assistendo ad una copia di Gomorra (solo che la mafia in italia fa tanto tendenza per cui sooca) di spettabile livello.

Gli spagnoli invece hanno dato un taglio ripescando qua e la, Ci sono elementi secondo te di svariate culture e di svariate scuole di pensiero. L'azione è presa pari pari dai colleghi oltre oceano, ma le parti introspettive sui personaggi raccontano storie profonde, di gente che per 5 mesi viene sradicata da passati difficili, convinti dal Professore, lucidissima e calcolatrice mente della banda, che insegue da una vita il suo sogno; organizzare e portare a compimento la più grande rapina di tutti i tempi.

Ed in questo contesto, ogni personaggio, protagonista e non, prenderà il suo posto, facendoci capire il perchè sia stato scelto posizionandosi come un tassello colorato in una posizione prestabilita nel grande mosaico di questa storia.

Forse non sempre è facile ricostruire la consecutio di tutta la storia, trattandosi appunto di una serie, ma anche qui l'utilizzo di spiegoni ed ellissi temporali che arriveranno in aiuto, ricordandoci i momenti salienti e non facendo mai perdere la bussola.

Perchè questa serie è costruita attorno ad una trama fittissima, momenti molto adrenalinici altrenati da ragionamenti degli interpreti volti a stemperare i toni dei momenti più veloci.
Quello che pensavi ieri è che nell'enotourage del team che viene assemblato la scelta sapiente dei ruoli è calcolata per restituire un risultato che ogni momento ti fa voler aspettare di capire come finirà.
Ma torniamo ai personaggi. A guardare il nutrito gruppo di tipi e tipe tosti/e e poco raccomandabili riconosci in ogni ruolo  presente un vago stereotipo dettato dagli stilemmi del genere. Un po’ come quando ti guardi i Power rangers- Ninja steel e capisci che il capo ha sempre la tutta rossa, la pheega la tuta rosa, l’addetto all’artiglieria pesante il giallo ed etc. etc. etc.

I rapinatori di questa serie non hanno tutine attillate, appariscenti e colorate. Sono tutti vestiti uguali. Con le maschere inquietanti (ma stilose), i nomi in codice e tutto il resto.

Ma dietro al loro outfit identico ognuno sa fare la sua parte. C’è la killer sexy, l’hacker, lo scavatore, il vice capo cazzuto che opera in loco con i suoi compagni e..... e direi che hai detto anche troppo.

Perché il piano a cui si atterranno quelli che potrebbero fare la parte di moderni Robin Hood è studiato con tutti i se e i ma del caso. E qui torna sotto i riflettori la mente criminale, personaggio secondo te riuscitissimo che, come nella migliore tradizione, le avrà pensate tutte per dare filo da torcere a chi dice che questo colpo non s’ha da fare. Del resto pensateci. Non si può pianificare la più grande rapina di tutti i tempi e rischiare di restare bloccati nel caveau di una banca restando attoniti di fronte ad una paccata di soldi.

Al momento in cui scrivi sei fermo alla seconda stagione, Direi che promette bene. E che Tokyo è la migliore di tutti secondo te. Ma oh, punti di vista.

Voto:5/5

Ottima prova per questi spagnoli; azzarderesti addirittura motivo di orgoglio per l’Europa tutta.
Per tquanto ti riguarda serie veramente ben riuscita, almeno per te che vivi nel passato per cinema d’horror e d’azione, intrappolato in un presente dove pietre di una caratura come queste sono sempre più rare e ricercate.



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