Bastardi senza gloria (accaddeoggi#5)



Non ti piace la politica. Ne' fare politica in queste pagine, ne' in generale, chi fa politica (HEY! esclusi i presenti che stanno leggendo, ovviamente).

Ma vale la pena di ricordare che oggi, nel 1938, il consiglio del fascismo approvava la legge sulla razza. Oltre a questo, nel '39, Hitler negava di fronte al parlamento tedesco di voler muovere guerra a Francia e Gran Bretagna. Beh, non male se pensiamo che la campagna di Francia per la sua occupazione iniziava nel '40.... vatti a fidare vatti....
(pssss... ecco perchè non ti piace la politica.... ma acqua in bocca)

OK. basta parlare di storia. Ma quale migliore occasione per tirare in ballo questo filmone di Tarantino che Netflix ti propinava alle 5 di questa mattina?

Quello che per inciso ti è sempre piaciuto di Tarantino e che capisci più chiaramente solo in tempi recenti è il fatto che per riuscire a rendere così cruenti i suoi film lui deve avere un senso di immedesimazione nelle situazioni di molto superiore alla media umana.

Ripensare ai recenti Django-Unchained o al grandissimo Kill Bill non fa altro che confermare questa tua tesi. Sono storie di vendetta, e la vendetta è un fortissimo movente quando si cerca di far del male a qualcuno.

E così, ti vengono a mente i discorsi che senti fare alle volte al bar alla mattina, quando quei giovanotti indisponenti leggendo il giornale alla notizia giusta cominciano discorsi del tipo: "eccone un altro: nella notte sono entrati in casa di questo poveretto e lo hanno ammazzato.”

TU DETESTI QUESTI DISCORSI. E non per buonismo o per la tolleranza che minuto dopo minuto ti si va assotigliando verso certe categorie di persone. Ma certi discorsi hanno un tempo ed un luogo. e teorizzare il classico "ma se succedesse a te cosa faresti?" al bar con cornetto e cappuccino non è, secondo te, ne' il tempo ne' il luogo.

Trovi invece che un contesto più adatto sarebbe l'immaginarti un dialogo fra Tarantino e l'editore dello scripting di questo film.

Ti immagini Tarantino, che sempre di più usa come sfogo della sua frustrazione immaginarsi il set mescolando sofferenza umana, sete cieca di vendetta negli sporadici casi in cui questo popolo si sia sollevato contro lo straniero che dava loro la caccia. Immagini il regista a pensare a cosa avrebbe fatto se fosse vissuo in quegli anni. A cosa avrebbe potuto incutere il timore nei soldati nazisti quanto loro hanno terrorizzato i  loro perseguitati.
Ed ancora te lo immagini a pensare ad infilare citazioni western alla Sergio Leone a punteggiare la tensione di chi uccideva e stuprava nascondendosi dietro alla sua bandiera sentendosi in diritto di prevaricare su di un popolo pressochè inerme sul piano umano.
Ecco, provi a ripensare al periodo in cui, nella testa del Quentin riecheggiava tutto questo.
Ed a chi potrebbe lontanamente criticare i suoi film per l’eccessiva violenza come forse unico appiglio per dire “non mi piace” rideresti in faccia fino a farti cadere i denti.


Saresti tentato di parlare a chi si nasconde dietro al voler apparire ancora una volta sui social con i suoi proclami sull’amore assoluto, ma feriresti della gente che magari non se lo merita.
Ed hai bisogno di guardarti allo specchio domani mattina. Nonostante i tuoi sbagli, che fai continuamente.
Facciamo così; se da questo momento qualcuno si sente chiamato in causa ti riferisci a casi a caso ok?
Parlo a te, Mamma che rimbocchi le coperte a tuo figlio ogni sera e vivi per lui. Se tu non avessi mai partorito, perché il tuo amante geloso, padre di tuo figlio  ti ha massacrato di botte facendoti abortire?
Parlo a te, arrivato con un gommone che vieni trattato come la più sgradevole delle bestie e che, quando un bianco ti vede per strada si mette le mani sulla tasca dietro cercando il portafogli e che, ad un certo punto, vieni massacrato da dei nazi o, ancora peggio vieni ridotto in fin di vita dal secondino di un carcere?
O potrei parlare a te, colletto bianco che si trova a lavorare 8 ore in una catena di montaggio fino allo sfinimento psicologico e che, ad un certo punto vieni lasciato a casa  dal tuo lavoro con moglie e tre figli per fare spazio al figlio del capo che è un cretino incapace dopo che per un’alienante vita hai lavorato sodo e nessuno ti ha mai riconosciuto nulla?

Ecco. Quello che trovi geniale in Tarantino (quasi) tutto è quel saper immortalare QUEL momento li. Quello in cui dici basta. Quel momento in cui non ne puoi più e sai che se non ti ribellerai ci morirai. Nonostante tutto e tutti. Nonostante il mondo possa vederti come il peggior caso umano tu sai che devi trovare la fuga, il piano B, perché dentro alla tua testa ti scatta la molla nel voler cambiare la tua condizione delle cose.
E ci ritroviamo in quel 1944 del film, reinserendoci proprio li, dove Adolfo a questo punto sta mandando per la Francia (ormai occupata da 4 anni) i suoi scagnozzi più fidati a rastrellare le campagne per trovare i fuggiaschi che speravano che la Francia sarebbe restata l’oasi felice del ’40.

Chissà cosa avrà pensato nella sua testa Aldo Raine, interpretato da un inaspettato Brad Pitt, quando ha concepito l’arma definita nella macchina propagandistica Americana: Una squadra sceltissima di soldati ebrei, con una sete di vendetta grossa così da una scala da 0 a “hai detto nazi?” il cui unico scopo è di uccidere chi indossa un’uniforme tedesca.

Loro sono i bastardi. Tutto l’esercito avversario li conosce. Perché a differenza dei Krauti (loro li chiamano così)e che fra i bastardi non c’è nessuno che faccia finta di girarsi dall’altra parte a far finta che non si stiano comportando in maniera poco marziale. Ed avere una squadra di cacciatori di teste notoriamente squinternati che letteralmente si prenderanno il tuo scalpo perché vesti una svastica, beh, non so voi, ma a me non farebbe dormire sonni tranquilli.

E’ una realtà senza alternative, quella dei Bastardi. Una realtà in cui sai che se cadrai nelle loro mani sarà meglio morire. Perché il meglio che ti possa capitare è che loro si servano di te per carpire informazioni con torture disumane, ed il loro odio li porterà comunque ad essere sadici anche dopo, perché tu, con quella tua divisa grigia sei il loro nemico naturale. Ed anche una volta che tu gli avrai dato quello che vogliono loro continueranno ad odiarti, e a farti cose che non potevi nemmeno immaginare.

Voto:  4/5

Non il migliore film di Tarantimo. Ma di altissimo livello sempre, oltre che un manifesto su una delle sensazioni che ognuno di noi tende a reprimere e a nascondere: La rabbia. quella vera, quella omicida, quella che può trasformare ognuno di noi in un pazzo psicopatico. Nessuno escluso.




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