Atypical (il meglio di Netflix secondo te #6)


Sei allo stadio evolutivo del tuo non guardare Netflix come una semplice TV on demand.
Stai sentendo che ora in ballo c'è molto di più; mentre te ne stai affascinato a guardare questa terra promessa da anni a chi era costretto a puntarsi videoregistratori perchè "quel film si doveva avere" ora ti senti come uno che non solo vuole tutto e subito, (perchè ora è adesso e non torna più) ma vuoi anche il meglio.


E questo servizio ormai è un'enorme mare da esplorare in cerca delle isole più belle. Certo, ci si trovano anche gli atolli più inflazionati. Ma a quelli come te non piacciono le strade più battute. A torto o a ragione, che gli altri o meno approvino le tue scelte, Il caso netflix ti sta dando ragione.
Scoprire “American Vandal”, “the end of vattelapesca” (per citare solo alcune chicche) ti ha fatto intraavedere delle realtà parallele che ti hanno fatto abbandonare la tv classica ad eccezione di quei due o tre programmi sulla nove dove la gente squarta e uccide. Ecco. Salveresti solo quelli. Però caro trogolo di debosciati, non fraintendetemi.
Perché quello che ti piace di quelle trasmissioni li non sono i morti squartati post sesso dopo che la tipa affetta da “sindrome da stronza pazzoide” (o anche il tipo affetto da “sindrome da stronzo pazzoide", pareggiando i conti) sbroccano.

Quello che ti piace di “coppie che squartano dopo il sesso” o di “L’amore è eterno finchè dura, poi ti sparo sui genitali” sono le figure professionali che fra una scena ed una revolverata forniscono le loro ricostruzioni forensi. Il palco casca quanto scopri essere gli stessi che, una volta fatto il poliziotto, il coroner o l’esorcista li, poi giri su Dmax e li vedi a “te l’avevo detto” a spiegare perché un coglione a 500 all’ora è riuscito ad attraversare un canyon di 150 metri. 

Cosa non si fa per i soldi....

Come è che sei finito così off-topic? Ah si…. Non sapevi cosa scrivere per iniziare.

L’ennesima isola piccola piccola  dove nessuno aveva calcato suolo (quasi) è rappresentata da questo “Atypical”, storia molto intensa ed affascinante che racconta la storia di Sam, un diciottenne affetto da una rara forma di autismo che assume la consapevolezza di dover trovare la sua posizione del mondo.

Inizi come un camionista che entra bestemmiando in una cattedrale. In questa serie la logica di una persona autistica, per quel poco che ne sai, è incredibilmente credibile. Al punto che, da narratore della sua situazione con la sua voce fuori campo Sam ti strappa fin da subito qualche risata. Il ragazzo ha una grande sensibilità che lo aiuta a valutare sulle rotaie della sua logica il mondo che lo circonda paragonandolo al regno degli animali, di cui lui sa tutto (oh, e quando dici tutto vuoi dire TUTTO)

Il suo paragonare l’accoppiamento dei pinguini a quello dei suoi coetanei a scuola ed alla vita in generale rispetto alla fauna, porterà Sam a situazioni paradossali che spezzeranno il ritmo sul leitmotiv di questa serie, l’ovvia colonna portante che invece ti aspetteresti.

L’inconsapevole comicità e l’intima unicità del ragazzo commuovono riempiendoti gli  occhi di bruschettoni-agliati-due-punto-zero. La meravigliosa particolarità di Sam unita al suo sarcasmo pilotato dalla sorella, molto più cinica di lui ma che al tempo stesso non lo lascerà da solo quando in mensa tutti lo eviteranno, il dramma interiore di una madre che di fronte alla sua ribellione dalla routine fatta dei quattro muri di casa dove secondo lei Sam sarà sempre al sicuro, ed ancora l’incalzante presenza del padre che nell’adolescenza del figlio troverà un terreno comune in cui poterci essere dopo anni di rapporto esclusivo madre-figlio, Sedendosi con lui e parlando del più grande mistero secondo Sam, Le ragazze. Chi sono, perché fanno così, e come si fa a sorridere quando le vedi. (Le stesse domande sulle donne che ti fai tu, insomma)

Sarà un equilibrio sempre sul baratro, quello di questa famiglia il cui continuo cambiamento, dove l’incertezza degli adulti e la paura a tratti incontenibile del futuro rappresenteranno l’unica vera costante.

Sam stupirà sempre per la sua meravigliosa evoluzione, e senza dirla tutta saprà distinguersi per la sua meravigliosa personalità creativa, che verrà capita da pochi, quelli che alla fine in parte non si aspetterà.


E chi saprà conquistarsi la sua fiducia non avrà direttamente il suo affetto. Saprà capirlo, e saprà quando lui starà bene, commuovendosi di nascosto per non intaccare la sua fragilità. Perchè a quel punto chi avrà a che fare con lui non lo vedrà per i problemi che vedono gli altri, ma come una meravigliosa ed unica creatura che rende il mondo un posto migliore con una inconsapevole bellezza.


Voto: 5/5


Questa serie spiazza rispetto agli standard di Netflix. Racconta una storia coraggiosa, un generoso atto di fede ed un inarrivabile gesto d'amore. ciao. vai a toglierti le bruschette agliate dalla faccia.




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